A distanza di oltre 40 anni dalla pubblicazione del libro di John Yudkin “Pure white and deadly” il nesso fra consumo alimentare di zuccheri semplici e problemi di salute sembrava ancora tutto da dimostrare. Ma una revisione della letteratura scientifica – la più esaustiva mai fatta finora – sugli effetti nocivi delle bevande zuccherine, comparsa in data 28/09/2015 sull’illustre rivista Journal of American College of Cardiology, (questo il link), sembra portare una definitiva conferma a tale ipotesi.
Dall’analisi dei risultati delle ricerche effettuate sull’argomento, il professor Frank Hu, docente di Nutrizione e Epidemiologia ad Harvard, col suo gruppo di ricercatori, è arrivato ad importanti e definitive conclusioni. Sul banco degli imputati siedono il saccarosio, comune zucchero da tavola, ed il fruttosio, altra potente molecola molto usata negli US come componente delle bevande dolci, in quanto ottenibile a basso costo da un procedimento di trasformazione industriale dell’amido di mais. L’accusa principale è quella di causare ai consumatori di succhi e altre bevande zuccherine (circa metà dei cittadini US) un incremento dell’introito calorico giornaliero, tanto più subdolo e pericoloso in quanto non accompagnato dal senso di sazietà che consegue all’assunzione di cibi solidi. Bastano uno o due di questi drink assunti abitualmente per trovarsi in sovrappeso, obesità, e vedere aumentate le probabilità di contrarre di gravi patologie quali diabete tipo 2, infarto del miocardio e ictus (con rischi aumentati del 26%, 35% e 16% rispettivamente).
L’altro danno attribuito all’abuso di fruttosio in forma liquida è il sovraccarico metabolico del fegato che conduce ad ipertrigliceridemia (aumento di grassi nel sangue), steatosi epatica (“fegato grasso”), resistenza all’insulina (altro fattore di rischio per diabete e malattie cardiovascolari) e iperuricemia (aumento dell’acido urico, con rischio di gotta).
Quella che emerge dall’analisi delle prove a carico degli zuccheri è un’amara verità. I ricercatori ritengono infatti che le evidenze dei danni causati dalle bevande dolci sono talmente schiaccianti da imporre una serie di interventi collettivi ed individuali, a partire dal rafforzamento delle politiche di salute pubblica che raccomandano di ridurre il consumo di succhi di frutta e bevande dolci, fino ad una più chiara etichettatura che informi sul contenuto di zuccheri semplici dei drink, ed educhi i consumatori a limitarne l’assunzione e a riflettere sulle conseguenze del proprio stile di vita sulla salute.
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