Come IBFAN Italia, abbiamo già aderito alla lettera aperta su EXPO di Costituzione Beni Comuni, consapevoli che EXPO rappresenti l’ennesima occasione sprecata per costruire qualcosa che sia veramente al servizio della gente comune e del nostro martoriato pianeta. Avrebbe potuto essere un’occasione per ripensare il nostro stile di vita a favore di una inversione di rotta e invece si tratta della solita passerella in cui le multinazionali che stanno inquinando il mondo, che promuovono stili di vita consumistici e alimentazione malsana, che con le loro politiche hanno ridotto intere comunità alla fame e alla miseria, sfilano invece in passerella, presentandosi come coloro che dovrebbero occuparsi di nutrire il pianeta per il futuro.
Non possiamo tuttavia tacere sull’ennesima contraddizione di questa manifestazione: affidare la “Children Hospitality” proprio ad una ditta produttrice di biberon e tettarelle, una ditta che in Italia è nella top ten delle violazioni del Codice Internazionale per la sua promozione accanita di biberon e tettarelle (vedere come Chicco riporta la notizia sul suo sito: http://www.chicco.it/landing/chicco-for-expo-2015.html?utm_source=DEM&utm_medium=DEM&utm_campaign=DEM-expo).
Rappresentare l’alimentazione del bambino piccolo con l’immagine di un biberon è come rappresentare il reparto ristorante con una dentiera!
“Nutrire il pianeta, Energia per la Vita” è lo slogan di EXPO, ma con questa sponsorizzazione, ci sembra si proceda in senso contrario.
Chicco, involontariamente, ci offre il miglior commento con l’immagine pubblicitaria che ha scelto: quel bambino pare che dica: “Il biberon? Date retta a me, meglio usarlo come cannocchiale che infilarselo in bocca!”
Leggi la lettera che abbiamo scritto agli organizzatori di EXPO.
Io sono d’accordo nel regolamentare la comunicazione relativamente al latte artificiale… ma demonizzare i biberon mi sembra veramente estremo… e’ questo che fate: DEMONIZZATE.
La vostra è una comunicazione aggressiva ed estrema.
Ma se una mamma usa il tiralatte perchè lavora…. il latte dove lo mette poi?????
Il problema non è il biberon in quanto tale… è una visione davvero ottusa …
Cara Giovanna,
9 volte su 10 un biberon è utilizzato per somministrare latte artificiale, non certo per il latte materno tirato.
Il problema di questa campagna è la “cultura del biberon”, cioè ritenere, o meglio far ritenere, che il biberon possa essere preso a simbolo della prima infanzia. Questo è il modo migliore per far passare l’idea che l’uso del biberon sia normale e inevitabile, quando invece dovrebbe essere realmente necessario in un numero molto ristretto di casi. Tra l’altro esistono svariati sistemi per somministrare latte (materno o artificiale) più semplici ed economici di un biberon, e che non comportano rischi di confusione tra il seno e la tettarella.
L’uso del biberon, indipendentemente dal suo contenuto, può portare a una serie di rischi: otiti medie, occlusione dentale alterata, per non parlare delle sostanze contenute nei materiali con sui sono fabbricate (fino a poco tempo fa contenevano BPA, ora proibito, ed è recente l’allarme sul contenuto di 2-mercaptobenzotiazolo).
Abbiamo ritenuto quindi che utilizzare il biberon tra le immagini simbolo dell’Expo fosse incongruente rispetto allo slogan “Nutrire il pianeta, energia per la vita”.
Un caro saluto.
Sara