Da “Il Fatto Alimentare”: Vendere i “rifiuti” al vicino ignaro di ciò che acquista: è la filosofia di chi commercializza biberon fabbricati con bisfenolo A (BPA) in alcuni paesi dell’Africa. Il BPA è una sostanza utilizzata per la produzione di plastica utilizzata spesso per stoviglie, recipienti e anche nei biberon. L’EFSA si è espressa più volte sui rischi associati al rilascio di questo interferente endocrino nei cibi con cui viene a contatto la plastica e nel 2011 la Commissione Europea ha vietato la produzione e la vendita di biberon con BPA.
Che fare di tutti i biberon con BPA? La soluzione che lascia esterrefatti è stata molto semplice: venderli nei paesi africani in cui non esistono vere e proprie regolamentazioni, e dove il problema non è conosciuto. Secondo uno studio pilota, pubblicato su Science of The Total Environment e condotto dall’Istituto Superiore di Sanità all’interno del network NOODLES (Nutrition and food safety and wholesomeness. Prevention, education and research Network), composto tra gli altri da ISS, CNR, e Università di Camerun e Nigeria, i bambini africani possono essere frequentemente esposti al BPA.
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