Alcuni prodotti certificati biologici hanno una quantità doppia di arsenico rispetto ai prodotti convenzionali.
Fonte: https://www.ecowatch.com/baby-food-arsenic-toxins-2503915144.html
Arsenico, piombo e cadmio sono prodotti chimici che ci si aspetterebbe di trovare nel veleno per topi e nelle pile – non nelle formule per neonati.
Ma il 25 ottobre scorso, il Clean Label Project, un’iniziativa che analizza e valuta i prodotti rispetto ai contaminanti industriali e ambientali, ha dichiarato di aver trovato l’arsenico nell’80% delle formule per neonati, secondo USA Today. Anzi, lo studio – che non è stato pubblicato in una rivista peer-reviewed – ha scoperto che alcuni prodotti alimentari per bambini con certificazione bio hanno più del doppio della quantità di arsenico trovata nei cibi convenzionali che ha testato.
Il gruppo ha esaminato 86 diversi tipi di formula per bambini e ha controllato più di 130 tossine diverse, che vanno dai metalli pesanti a prodotti chimici cancerogeni, dice il sito web del progetto Clean Label.
“È importante per i consumatori capire che alcuni contaminanti, come metalli pesanti come il piombo o l’arsenico, sono nell’ambiente e non possono essere semplicemente rimossi dal cibo”, ha dichiarato a USA Today un portavoce della FDA.
Sebbene l’arsenico fosse la più comune sostanza chimica nociva trovata nelle formule per bambini, anche il cadmio – utilizzato nelle batterie e come stabilizzatore della plastica – è stato rilevato con frequenza allarmante. Lo studio ha scoperto che le formule per neonati a base di soia hanno circa sette volte più cadmio, usato appunto nelle pile, rispetto ad altri tipi di formula per neonati.
L’arsenico e il cadmio sono cancerogeni, cioè sostanze che possono causare il cancro, secondo la American Cancer Society.
L’anno scorso l’US Food and Drug Administration ha proposto un regolamento che limiterebbe la quantità di arsenico consentita nei cereali per l’infanzia a base di riso, ma il limite non viene ancora applicato.
Il progetto Clean Label ha anche trovato piombo nel 36% dei 500 prodotti alimentari per bambini che ha testato – un risultato che conferma la ricerca dell’Environmental Defense Fund che ha rilevato il piombo in circa il 20% dei campioni di alimenti per bambini.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità invita le donne ad allattare i neonati, se possibile, osservando che il latte materno contiene anticorpi – non presenti nelle formule – ed è una fonte alimentare accessibile e nutriente che favorisce uno sviluppo sano. L’OMS avverte inoltre che nelle comunità che non hanno accesso ad acqua pulita, le formule che vanno ricostituite con acqua costituiscono un rischio aggiuntivo.
La maggioranza dei prodotti alimentari e delle formule per bambini viene venduta in Nord America e in Europa – rispettivamente l’87% e il 66%, secondo il rapporto “Global Baby Care” della Nielsen – ma la formula sta diventando sempre più popolare nei paesi in via di sviluppo.
L’OMS e l’UNICEF raccomandano alle madri di iniziare l’allattamento entro un’ora dalla nascita del loro bambino e di continuare ad allattare, potendo scegliere, fino ai sei mesi del lattante. A questo punto, entrambe le organizzazioni raccomandano di introdurre “alimenti complementari (solidi) nutrizionalmente adeguati e sicuri”.
Ma l’OMS dice che “pochi bambini ricevono cibi complementari nutrizionalmente adeguati e sicuri”. E secondo l’UNICEF, “una nutrizione povera nei primi 1.000 giorni di vita di un bambino può anche portare a rachitismo, che è irreversibile e si associa ad una capacità cognitiva compromessa e a riduzione delle prestazioni scolastiche e lavorative”.
La malnutrizione e la denutrizione sono problemi importanti in molti paesi in via di sviluppo, come il Ciad e l’India. In tutto il mondo, quasi 155 milioni di bambini sotto i 5 anni sono rachitici e 52 milioni di bambini sono malnutriti, ha riferito l’UNICEF.
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