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Quando nasce una mamma… e quando la sua ostetrica non la tutela

Ci sono arrivate diverse segnalazioni del programma “Osteriche: Quando nasce una Mamma”, sponsorizzato dalla Chicco.

Come commento IBFAN Italia non sente di dover aggiungere nulla alla lettera aperta scritta dall’ostetrica Valentina Bonomi, che vi invitiamo a leggere sul blog “Il cerchio”:

Alla presidente FNCO Maria Vicario
e al direttivo tutto,
 
Sono Valentina, un’ostetrica libera professionista impegnata nel lavoro sul territorio accanto alle mamme.
Lo scorso venerdì mentre guardavo la home page di un social network a cui sono iscritta qualcosa attira la mia attenzione
 3 donne si abbracciano e sorridono in una foto per pubblicizzare un nuovo programma TV, sono ostetriche anche loro!
Il programma si chiamerà “ostetriche, quando nasce una mamma” andrà in onda su Real Time, canale di intrattenimento prevalentemente al femminile, dal 26 marzo.
“Evviva!”, penso, finalmente qualcosa si muove e le mamme sapranno più precisamente come possiamo essere loro d’aiuto…
Nelle foto si legge la biografia in breve delle tre colleghe: due ospedaliere con decennale esperienza Mimma e Paola e Sara una giovane ostetrica libera professionista; fantastico, penso, anche le libere professioniste come me finalmente avranno un’occasione per raccontarsi.
 

Ma basta poco purtroppo per farmi ricredere e lasciarmi nello sconcerto [continua a leggere]

ibfan_ap

11 Commenti

  1. Oddio non ci credo. Voglio sperare che la donna in primo piano abbia fatto la foto con in mano un paio di scarpette e che poi la produzione ci abbia lavorato sopra di photoshop….

    Rispondi
  2. mi chiedo come mai tanto parlare prima ancora che la trasmissione vada in onda…. Magari quel biberon l’ostetrica ce l’ha in mano perchè ha appena estratto del latte dal seno della mamma che non può allattare
    Magari ce l’ha in mano perchè la mamma o il bimbo è ricoverato
    Magari ce l’ha in mano perchè è sieropositiva e non può allattare
    Magari ce l’ha in mano perchè semplicemente per sua scelta ha deciso di non allattare

    BOH!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

    Rispondi
    • Cara Michela,
      certo, sono tutte ipotesi plausibili. Di certo la Chicco non può sperare di guadagnare dalla vendita di biberon alle categorie che indichi, perchè sono numericamente poche le donne che si trovano in quelle condizioni. Ben più interessante è proporre il biberon come “normale”, quindi per tutte le mamme.
      Lo spot del programma mostra solo bambini alimentati con il biberon (della Chicco, ovviamente) e nessun bambino al seno. Non è sospetto?
      In ogni caso, se hai letto integralmente la lettera dell’ostetrica Valentina Bonomi,avrai visto come mai un’ostetrica in base al proprio codice deontologico non può fare un’azione simile.

      Rispondi
  3. Ma ci rendiamo conto che tu, Valentina, stai osannando un programma non ancora andato in onda per tre fotografie?!?!
    Ma stiamo facendo un processo alle intenzioni?!

    La “collega” Valentina si che invece si è pubblicizzata, attaccando i suoi commenti e i suoi suggerimenti ad un programma che nemmeno conosce….

    Una domanda: ma la camomilla da somministrare al neonato in fase di relax tra i vari pasti, dove lo metti? Ale tue pazienti cosa suggerisci?
    Il ciuccio? Mai usato un ciuccio!?

    Non sparare sentenze senza nemmeno conoscere i contenuti e, soprattutto, e tematiche su cui verterà il programma.

    Rispondi
    • E’ naturale che non si può giudicare l’intero programma prima di averlo visto, speriamo infatti che i contenuti ci sorprendano positivamente, al di là dello sconcerto provocato dal trailer. Si potrebbe anche constatare che il trailer viene visto da molte più persone di quelle che guarderanno l’intero programma, e quindi se il programma dovesse essere molto diverso dal trailer, il messaggio non arriverebbe a tutti.
      Comunque resta la gravità del fatto che ostetriche si siano fatte veicolo pubblicitario di un’azienda che viola il Codice Internazionale, contravvenendo al loro regolamento deontologico e alla missione della loro professione, che è quella di tutelare la fisiologia. Nessun professionista sanitario dovrebbe associare la propria immagine a quella di aziende che per profitto minano la salute pubblica!
      Promuovere l’alimentazione artificiale (perché questo è il risultato desiderato dal marketing di ciucci e biberon) non è come promuovere una marca, anziché un’altra, di detergenti o abitini o passeggini; promuovere l’alimentazione artificiale significa competere con la natura, vuol dire contrastare una funzione biologica fondamentale per madre e bambino, ed esporli ai rischi delle conseguenze negative per la loro salute, dimostrate dalla scienza, come infezioni, alterazioni metaboliche e persino tumori. Ecco perché le pratiche di commercializzazione dei sostituti del latte materno sono paragonate a quelle dei cibi “spazzatura” e addirittura a quelle, ormai scomparse, delle sigarette.
      In tutto lo spot di lancio del programma non si è vista una sola immagine di allattamento materno; se è doveroso supportare, anche psicologicamente, le poche madri che non possono allattare, ciò non ci deve consentire di confondere le idee alla stragrande maggioranza delle donne che possono, e desiderano farlo, accettando come “normale” l’alimentazione artificiale. In due casi su tre la neomadri che iniziano ad allattare non hanno successo, sia per mancanza di sostegno sanitario e sociale, sia per l’aggressività della “cultura del biberon” e della promozione di articoli e pratiche (ciuccio, camomille e tisane varie, aggiunte di latte artificiale) che in pratica impediscono loro di produrre tutto il latte di cui il loro bambino ha bisogno, per tutto il tempo necessario per garantirgli crescita e sviluppo ottimali. Purtroppo non tutte le donne sanno che con ciucci e biberon utilizzati subito dopo la nascita del bambino si può compromettere l’allattamento, e che tisane e altri alimenti sono inutili e dannosi, ma questo l’industria lo sa bene!

      Rispondi
  4. Perché fare polemica ancor prima di vedere il programma? Poi cosa avrebbero dovuto tenere in mano?? Pistole e detersivi per i pavimenti?? È una trasmissione che parla di neo mamme e naturalmente i loro piccoli… giustamente ci saranno biberon succhiotti ecc! Io azzardo a definire tutto ciò…. INVIDIA!

    Rispondi
    • Oddio, non giurerei sul fatto che “giustamente” ci siano biberon e succhiotti. Infatti il codice internazionale, che è entrato a far parte del codice deontologico delle ostetriche ne vieta la pubblicizzazione, come già detto, così come ne scoraggiano l’uso i dieci passi dell’ospedale amico del bambino etc. Non solo, la LEGGE italiana VIETA la pubblicità degli alimenti per lattanti “in qualunque modo, in qualunque forma e attraverso qualsiasi canale”.(art.10 del decreto ministeriale 82/2009).
      Quindi molto probabilmente ci stiamo trovando davanti a veri e propri illeciti. Mi domando quindi quale possa essere l’invidia….

      Rispondi
    • Beh non è così GIUSTAMENTE.
      So che ormai tutto quello che si riferisce ai bambini è rappresentato da biberon e ciucci.
      Ma si tratta di un lavaggio del cervello. SI trovano anche dove non ci si aspetta (giornali di economia che rappresentano la crescita con un biberon pieno di soldi).

      Perchè non associamo il neonato ad altro? Perchè le bambole hanno sempre ciucci e biberon. Perchè vogliono farci credere che QUELLA sia la normalità.

      Ma visto che sei sul sito IBFAN sai bene che non dovrebbe esserlo. Che dovrebbe essere una piccola eccezione.

      Un’ostetrica non può per codice pubblicizzare biberon e ciucci. E se li tiene in mano in una foto già li sta promuovendo.

      Rispondi
  5. Quando inizialmente ho sentito parlare di questo programma ho pensato: “carino un programma che potrà mettere in luce di più le competenze dell’ostetrica!” infatti l’ostetrica non è solo colei che ti fa partorire (frase orribile peraltro). Anzi in Italia manca il vero lavoro dell’ostetrica: in ospedale si è oberati di lavoro con poco personale in turno e spesso le ostetriche devono lavorare in fretta e furia e non riescono a dedicare tempo per stare con i genitori. Mancano molte ostetriche che lavorano sul territorio e riescono ad andare a casa dalle mamme e stare con loro tutto il tempo che serve, anche i consultori spesso sono sovraffolati. Quindi ben venga un programma che poubblicizzi questa figura!…
    E invece quello che si vuole pubblicizzare è tutt’altro purtroppo…
    le ostetriche come venditrici quindi non professionali per niente e che più che stare con i genitori per dare consigli impongono loro cose e prodotti superflui e spesso dannosi. nessun accenno all’allattameno al seno, si perchè per quello non servono prodotti del brand in questione!
    Codice deontologico in questo caso buttato e calpestato. Io non ci sto!

    Rispondi
  6. sono una mamma e non un ostetrica, incuriosita dalla lettera stasera ho guardato 10 minuti di trasmissione durante i quali mi sono indignata nel sentire consigliare a una coppia con due gemelli di cambiare totalmente modalità di gestione del sonno, i genitori avevano trovato un loro adeguato modo di gestire la notte con i propri neonati, in questo modo riuscivano a dormire! stando a contatto con i propri bimbi, e per un’altra famiglia consigliavano il ciuccio insieme allattamento… io consiglierei loro, alle ostetriche, di aggiornarsi iniziando a leggere allattare.net di maria Ersilia armeni pediatra IBCLC e besame mucho di carlos gonsales pediatra, libri che consiglio a tutti i genitori aiutano a capire di cosa hanno bisogno fisiologicamente i nostri figli, basterebbe l’istinto se fossimo ancora in grado di ascoltare il ns corpo e quello dei ns bimbi il corpo infatti nn mente mai, ma purtroppo siamo culturalmente condizionati, dobbiamo spendere e possedere cose per sentirci sicuri a partire dal ciuccio, dal biberon, dalla culla e dal carillon invece del seno del latte delle braccia e della voce di mamma…nessuno dice che sia semplice ma come genitori si sceglie di mettere al mondo, di crescere, una persona nn si può pretendere che dalle 23.00 alle 7.00 si spenga come un robottino solo perché si è stanchi si deve trovare la forza nell’amore che si prova per il proprio bimbo/a e per il proprio compagno, informarsi, fare scelte di lavoro e farsi aiutare…ringrazio tutte le persone ostetriche pediatri IBCLC mamme volontarie associazioni impegnate a tutelare la diade mamma bimbo e i papà! i genitori insomma che scelgono di seguire l’istinto…

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