All’appello ci sono tutti: aziende alimentari, medici, farmacisti, assessorati regionali alla sanità. Il Ministero della Salute si è rivolto a tutti i soggetti coinvolti nella questione “formula artificiale” per richiamarli al rispetto delle leggi vigenti.
Il Ministero ricorda che per i latti di formula di tipo 1 (0-6 mesi) non possono essere vantate proprietà particolari, i famosi claim, e per i latti di formula dai 6 mesi in poi, compresi quindi i “latti di crescita”, eventuali claim non possono essere messi a discrezione del produttore, ma regolarmente autorizzati come accade per tutti gli altri alimenti. Forse un riferimento alla recente vicenda di Plasmon NutriMune ?
Ricorda inoltre gli obblighi rispetto all’etichettatura, che non deve idealizzare il prodotto o scoraggiare l’allattamento al seno.
Viene quindi ricordato il divieto di mettere uno spazio predefinito per la marca di latte artificiale nelle lettere di dimissione dall’ospedale, oltre che di distribuire materiali, opuscoli compresi, che possono ostacolare l’allattamento al seno.
Inoltre, un richiamo al divieto di promozioni commerciali legate al “latte 1”.
Cogliamo l’invito del Ministero a dare la massima diffusione di questo documento, che potete leggere qui nella sua versione intregrale.
Da parte nostra proseguirà la nostra azione di sensibilizzazione dei cittadini e di vigilanza, confidando in azioni concrete da parte del Ministero.
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